Guida al Miglior Scaldabagno Elettrico
L’acqua calda in casa è una delle tante comodità cui non potremmo più rinunciare, e pensare che i nostri bisnonni o trisnonni se volevano lavarsi senza che gli schizzassero via i denti per il freddo dovevano riscaldare l’acqua sul fuoco.
Non crediate che ci sia bisogno di andare molto indietro nel tempo, lo scaldabagno è un’invenzione recente, i primi esemplari si sono visti agli inizi del 1900 (Hugo Junkers brevettò lo scaldabagno a gas nel 1894), dunque parliamo del secolo scorso. Da allora, naturalmente la tecnologia ha fatto passi da gigante, non solo l’acqua sanitaria è nella disponibilità di tutti o quantomeno della stragrande maggioranza delle persone abitanti nei paesi più sviluppati, ma lo stesso scaldabagno si è evoluto per prestazioni, per funzionamento e sotto tantissimi altri aspetti, senza dimenticare le caldaie, ma non siamo qui a parlarvi di questo; la nostra guida ha come oggetto lo scaldabagno elettrico.
Come scegliere il Miglior Scaldabagno Elettrico
1. Differenze tra il Miglior Scaldabagno Elettrico e a Gas
Assodato che per avere l’acqua calda in casa lo scaldabagno sia l’unica soluzione percorribile nel vostro caso specifico, vuoi perché una caldaia costa troppo o per qualsiasi altra ragione che non stiamo qui a investigare prima di andare decisi sul migliore scaldabagno elettrico vogliamo invitarvi a prendervi un attimo per riflettere su possibili alternative.
Perché proponiamo questo momento di riflessione? Perché il lettore deve essere consapevole di tutte le possibili scelte in modo da individuare quella più conveniente e adatta a soddisfare le sue esigenze, che poi è la cosa che più ci interessa. A tale scopo ci sembra utile tracciare una distinzione tra scaldabagno elettrico e a gas, così giusto per avere un quadro della situazione più completo e chiaro; cominciamo da quello a gas. Un boiler del genere può essere alimentato con propano, GPL oppure metano e può essere istantaneo oppure ad accumulo.
Questo cosa significa? Lo spieghiamo subito cercando di essere il più chiari possibile. Nel caso dello scaldabagno a gas istantaneo nel momento in cui si apre l’acqua calda, una scintilla da il via alla combustione del gas e l’acqua che passa all’interno di una serpentina si riscalda. Basta interrompere l’erogazione dell’acqua, e la combustione si arresta. A seconda del tipo, lo scaldabagno può essere installato all’interno della casa oppure all’esterno.
Nel primo caso si tratta di uno scaldabagno a camera stagna e tiraggio forzato, nel secondo caso si tratta di uno scaldabagno a camera aperta e tiraggio naturale. Inutile dire che se lo scaldabagno si trova all’esterno ci vuole più tempo ad avere l’acqua calda. Non ci siamo scordati del modello ad accumulo. Qui troviamo un serbatoio dove l’acqua riscaldata viene mantenuta a una temperatura costante.
Veniamo allo scaldabagno elettrico. La differenza più evidente sta sicuramente nell’alimentazione per riscaldare l’acqua che in questo caso è la corrente elettrica. Lo sappiamo, abbiamo toccato un tasto dolente visti i costi dell’energia che sono una delle voci che più pesano sul bilancio familiare. Preoccuparsi dei consumi dello scaldabagno elettrico è comprensibile ma magari torneremo dopo sull’argomento, adesso ci interessa spiegare un attimo come funziona questo elettrodomestico. Anche qui si può scegliere tra lo scaldabagno elettrico istantaneo e quello ad accumulo, dunque con o senza serbatoio.
Nel primo caso la corrente necessaria a riscaldare l’acqua si attiva nel momento in cui si apre il rubinetto, se invece avete uno scaldabagno elettrico Ariston o di altra marca, ma con serbatoio allora la corrente si attiverà ogni volta che l’acqua contenuta nel boiler scenderà sotto la temperatura impostata che generalmente è intorno ai 60°, dunque non soltanto quando l’acqua accumulata termina. Questo significa che vedrete la lucetta rossa accendersi più volte durante la giornata, anche senza usare l’acqua calda poiché la temperatura si è abbassata. Quando si accende la famigerata spia rossa, si sta consumando corrente.
Ma l’acqua nel boiler come viene riscaldata? C’è la solita serpentina che funge al suddetto scopo, nel momento in cui viene attraversata dall’elettricità si scalda e di conseguenza diventa calda anche l’acqua contenuta nel serbatoio.
- Basso consumo
- Dimensioni ideali
- Materiali isolanti di qualità
- Semplice da regolare
- Quantità d’acqua limitata
2. Verticale o Orizzontale
- Adatto per famiglie numerose
- Display facile da leggere
- Materiali isolanti di qualità
- Ghiera di regolazione temperatura
- Consumi elevati
3. Il dimensionamento del Miglior Scaldabagno Elettrico
Comprare uno scaldabagno richiede la valutazione di diversi aspetti, a questo punto dovrebbe essere chiaro; tra questi c’è sicuramente la capacità del boiler. Anche in questo caso potrebbero esserci dei vincoli dettati principalmente dallo spazio e quindi, per esempio, siete obbligati a installare uno scaldabagno elettrico da 10 litri piuttosto che uno scaldabagno elettrico da 100 litri, abbiamo voluto fare un esempio estremo per rendere chiaro il concetto. Tuttavia supponiamo che lo spazio non sia un problema e che non ci siano vincoli di sorta, insomma, potete scegliere liberamente. Allora quanto deve essere grande lo scaldabagno elettrico? Quanti litri d’acqua deve poter accumulare per il fabbisogno della famiglia?
È fondamentale che lo scaldabagno sia correttamente dimensionato, da un lato per non correre il rischio di restare senza acqua calda per tutti, dall’altro per non sprecare energia. Il dimensionamento va fatto non solo o quantomeno non tanto in base al numero degli occupanti della casa ma tenendo conto delle loro abitudini. A tale scopo per fare una stima della quantità necessaria di acqua si prendono in considerazione il numero massimo di docce ravvicinate da parte degli abitanti della casa. Se per esempio la mattina è abitudine dei membri della famiglia fare la doccia prima di uscire, è in base a questa esigenza che va dimensionato lo scaldabagno.
Questa, però, è la versione semplificata e non vi aiuta a capire con precisione se avete bisogno di uno scaldabagno elettrico da 30 litri, uno scaldabagno elettrico da 50 litri oppure uno scaldabagno elettrico da 80 litri. Ad ogni modo gli ultimi due sono i più diffusi e bene o male riescono a soddisfare il bisogno di una famiglia di quattro persone.

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- Il periodo di punta, ossia, l’arco della giornata dove si registra il maggior consumo di acqua calda;
- Il consumo di acqua sanitaria durante il suddetto periodo di punta;
- Il preriscaldamento, ovvero, il tempo che intercorre per portare l’acqua fredda accumulata nel bollitore alla temperatura richiesta;
- La temperatura dell’acqua fredda.
- La temperatura d’uso dell’acqua calda che comunemente è di 40°.
- La temperatura di accumulo dell’acqua calda. Anche in questo caso per le normali utenze si prende in considerazione un valore standard di 60°.
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- C è il consumo di acqua calda nel periodo di punta e si esprime in litri;
- Qh è il calore orario ceduto all’acqua e si esprime in kcal/h;
- tpu rappresenta la durata del periodo di punta;
- Tpr indica la durata del tempo necessario al preriscaldamento;
- Tf è la temperatura dell’acqua fredda;
- Tu è la temperatura di uso dell’acqua calda;
- Ta è la temperatura di accumulo;
- VB è il volume del boiler;
4. Efficienza elettrica del Miglior Scaldabagno Elettrico
I consumi dello scaldabagno elettrico (i più diffusi sono quelli da 1200 – 1500 W) preoccupano non poco gli utenti, ma come dare loro torto? Abbiamo già avuto modo di dirlo, le bollette della corrente hanno un peso non da poco sul bilancio familiare quindi l’acquisto di uno scaldabagno elettrico a basso consumo è auspicabile, ecco perché è importante scegliere anche in base alla classe energetica. Il problema è che molta gente fa il contrario, non dà la giusta importanza a suddetta informazione che è sempre ben evidenziata tanto sulla merce esposta nei negozi fisici quanto su quelli online.
Molto spesso, infatti, si bada al prezzo e quei 100 euro in meno del modello A rispetto a quello B attirano incredibilmente, ma sapete una cosa? Il modello B è uno scaldabagno elettrico A+++, ovvero, ha la migliore efficienza elettrica possibile, ossia, consuma meno rispetto al modello A e anche se questo al momento dell’acquisto è più economico nel tempo si rivela essere più costoso a causa dei suoi maggiori consumi. Scegliendo uno scaldabagno elettrico classe A rispetto a uno classe B ammortizzate la differenza di prezzo nel breve periodo. Come? Risparmiando in bolletta!
Nell’ottica del risparmio sui consumi diversi marchi hanno concentrato i loro sforzi per fornire ai consumatori, elettrodomestici performanti non solo nel senso stretto dell’efficienza energetica. Ad esempio oggigiorno esistono modelli con doppio serbatoio, pensiamo al Velis Evo di Ariston. Una siffatta tecnologia consente all’acqua di riscaldarsi in minor tempo in quanto ciascun serbatoio è provvisto di un elemento riscaldante.
Da quanto detto e alla luce degli abbondantemente discussi costi dell’elettricità è nostra convinzione che vada sempre data la preferenza allo scaldabagno più efficiente. Visto che parliamo di consumi, di efficienza energetica, il discorso non può essere completo senza fare cenno all’importanza della manutenzione. In questo senso il nemico numero 1 è senza dubbio il calcare, questo si forma soprattutto (ma non solo) intorno alla serpentina, di conseguenza l’acqua si riscalda sempre più con difficoltà con il risultato che voi fate una doccia fredda e consumate pure più energia.
Dovete imparare a cogliere i segnali, anche se a quel punto sarete già in ritardo. Quali sono questi segnali? Tra i più evidenti c’è il flusso dell’acqua calda lento ma soprattutto maggior tempo per il riscaldamento dell’acqua che poi è la causa dell’aumento dei consumi energetici. L’ideale sarebbe occuparsi della manutenzione in prima persona, almeno nel caso di uno scaldabagno elettrico economico perché altrimenti l’intervento dell’idraulico rischia di costarvi quanto l’acquisto di uno scaldabagno nuovo.
- Adatto per famiglie numerose
- Display facile da leggere
- Regolazione temperatura semplice
- Consumi ridotti nonostante prestazioni
- Sensori poco reattivi
5. Scaldabagno Wi-Fi
Un’altra caratteristica da tenere in conto quando si valutano i tanti scaldabagni elettrici disponibili sul mercato è la possibilità di gestirli da remoto per mezzo di una applicazione scaricata sullo smartphone. Modelli del genere offrono anche un’ampia possibilità di programmazione in modo che lo scaldabagno sia a misura dell’utente e delle sue abitudini, il tutto a vantaggio del risparmio sui consumi.
È chiaro che un modello con particolari funzioni richiede un esborso economico molto più alto di un elettrodomestico che si limita a riscaldare l’acqua, la gestione, poi, certamente presenta qualche difficoltà in più se non si ha una certa confidenza con le recenti tecnologie. Questo per dire che l’acquisto di uno scaldabagno va fatto anche tenendo conto di chi ne usufruirà. Insomma, se siete dei bravissimi nipoti e volete fare un regalo a vostro nonno che magari neanche ha mai posseduto uno smartphone potrebbe avere delle difficoltà nella gestione di uno scaldabagno con tante funzioni, ecco, in questo caso conviene restare sul classico e scegliere un elettrodomestico senza fronzoli.
- Adatto per famiglie numerose
- Dimensioni ideali
- Materiali di qualità
- Facile da regolare
- Termometro analogico in posizione scomoda
6. Come montare lo Scaldabagno Elettrico
L’installazione dello scaldabagno elettrico è complicata? Vi tranquillizziamo subito, non è un lavoro difficile se si ha un minimo di confidenza con il “fai da te”. Di certo bisogna essere in due, anche perché parliamo di un oggetto con un certo peso anche con il serbatoio scarico. Come primissima installazione è sempre meglio l’intervento di un idraulico mentre la sostituzione di un modello vecchio con uno nuovo non richiede necessariamente l’azione di un professionista.
Vediamo brevemente il procedimento per la sostituzione. Come prima cosa togliete l’alimentazione elettrica, subito dopo aprite il rubinetto dell’acqua calda fin quando non diventa fredda. A questo punto individuate un rubinetto rosso, chiudetelo in modo che non entri altra acqua nello scaldabagno. Tenete a portata di mano un recipiente capiente e un bel po’ di stracci poiché quando smontare i tubi uscirà l’acqua.
Togliete il coperchio e scollegate i fili (sono 3). Ora bisogna svitare i bulloni che tengono collegati i tubi flessibili, a tale scopo potete usare una chiave inglese oppure una a pappagallo. Attenzione, in questa fase non toccate la valvola anti ritorno altrimenti allagherete il bagno. Per svuotare il serbatoio avete due possibilità: schiacciare il perno della valvola antiritorno e far uscire l’acqua in modo controllato così da farla cadere nel recipiente, questo sistema, però, richiede più tempo del secondo ovvero rimuovere la valvola e inserire un tubo di gomma per scaricare l’acqua nel lavandino.
In questo caso sarà inevitabile che un po’ d’acqua cada a terra per il tempo necessario tra lo smontaggio della valvola e l’inserimento del tubo. Togliete lo scaldabagno dalle staffe. Adesso siete pronti per il montaggio dello scaldabagno elettrico nuovo, se questo è della stessa dimensione del precedente, non dovreste avere problemi con le staffe già fissate alla parete.
Augurandoci che gli attacchi coincidano con le staffe, agganciate lo scaldabagno e avvitate la valvola anti ritorno quindi avvitate i flessibili sulla valvola e sul raccordo maschio/femmina. Collegate i fili elettrici ai morsetti. Collegate la corrente giusto per vedere se i collegamenti sono stati fatti bene poi spegnete l’interruttore (se presente). Aprite il rubinetto dell’acqua calda e quello rosso segnalato in precedenza. Non vi resta altro da fare che attendere il riscaldamento dell’acqua.
- Adatto per famiglie numerose
- Display facile da leggere
- Materiali isolanti di qualità
- Ghiera di regolazione temperatura
- Consumi elevati